| Ciao,
(sono Adversary, immagino che qualcuno si ricordi).
Premessa: non conosco la situazione attuale del web italiano in termini di teams, forums, e, più in generale, dell'attività media degli utenti; ergo non ho la più pallida idea se questo messaggio verrà letto o meno da qualcuno.
Sono passati molti anni da quando ho lasciato il gioco, credo cinque o sei. Oggi pomeriggio stavo pensando, e mi sono ricordato di tutto il tempo dedicato al pokèweb, sia dal punto di vista del gioco che dalla presenza nei vari ritrovi di messaggistica, incluso questo forum. Ne è dunque risultato un pomeriggio intero di 'pokèarcheologia' alla ricerca di vecchie discussioni utili a far affiorare qualche ricordo nostalgico. Sono molteplici le rimembranze conseguenti, specie in relazione alla mia infantilità in tempi ormai passati, sulle quali mi faccio una risata condita da una sfumatura di rimpianti.
Fatta questa breve introduzione, c'è una cosa, una sola, di cui non riesco a capacitarmi: di come abbia potuto trattare Yoshi e Asuya, nel 2015, se non ricordo male, a ridosso della Smogon World Cup. Per chi non fosse a conoscenza del fatto, questo è quello che successe, molto brevemente: l'Italia, e con lori gli Italiani a livello individuale, non era da anni -o mai stata, non ricordo- in grado di competere con giocatori di altre nazioni. A partire dalla prima metà degli anni '10, tuttavia, un afflusso sempre maggiore di nostri giocatori nel circolo di Smogon fece cambiare rotta a tale tendenza, dimostrando che, in fondo, l'inferiorità non fu dovuta ad altro che ad una mera questione di pratica. Ebbene, una buona parte, forse persino la maggioranza, di questi nuovi giocatori, appartenevano al Sacra Spada. Di conseguenza, al momento della selezione, molti di noi furono convocati per giocare, e, in caso di un buon piazzamento -che al tempo avrebbe coinciso anche solo con una mero passaggio dei gironi- il Sacra Spada avrebbe ottenuto un grandissimo riconoscimento oggettivo. Non dagli altri, no, ma bensì da noi stessi. Era una questione di orgoglio e soddisfazione personale. Contemporaneamente, cominciai ad intrallazzarmi con il team UK per vari motivi. Divertente come ora abiti davvero negli UK. Tralasciando ciò, e tagliando corto, mi comportai in un modo talmente disonesto da farmi ribrezzo da solo tutt'oggi. Non appena si aprì la porta per il team UK, mollai in tronco l'Italia, e con essa il Sacra Spada, per un'inutile ricerca della gloria personale. Lo stesso team in cui ormai condividevo ore della mia giornata da anni. I rapporti con le due persone che più mi stavano a cuore e che mi avevano aiutato nel corso degli anni, troncati da un momento all'altro. E tutto per colpa mia.
Mi è capitato in periodi successivi di scambiare qualche messaggio con Asuya, al quale non sono sicuro di aver mai chiesto scusa esplicitamente. Tuttavia, Yoshi ha sempre tenuto le distanze, giustamente. Ed è per questo che sto scrivendo questo messaggio: per chiedere scusa ad entrambi in nome del me stesso di sette anni fa.
Non mi interessa ricevere una risposta. Chiedere scusa altro non è -o almeno, dovrebbe essere- un tentativo di fare pace con se stessi. Ho scritto tutto questo per sfogarmi e, si spera, per farvi sapere che sono consapevole del mio atteggiamento passato. Non mi importa nemmeno se siate disposti ad accettare le suddette scuse per gli stessi motivi. L'importante è che siano state ricevute.
Chiedo scusa per qualche eventuale errore di punteggiatura. Non ho gli accenti sulla tastiera, ergo ho dovuto rivedere tutto manualmente.
Vi saluto, e spero che vi vada tutto bene nella vita. |
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